Al momento stai visualizzando La storia del ristoratore che voleva la botte piena e la moglie ubriaca!

La storia del ristoratore che voleva la botte piena e la moglie ubriaca!

Oggi ti racconto la storia di un ristoratore che come tanti si svegliava la mattina e dedicava tutta la giornata e i suoi pensieri al suo locale a cui voleva molto bene.

Non si sottraeva mai ai suoi impegni, andava a lavoro anche con l’influenza, impiegava il tempo libero a far manutenzione, pagava puntualmente fornitori e dipendenti, ce la metteva tutta per lavorare bene.

Prestava molta attenzione a tutto, si accertava dalla cucina uscissero solo capolavori e che il personale servisse in modo rapido, cortese e impeccabile.

Il locale e il ristoratore erano un tutt’uno, al punto che i clienti non riconoscevano più il brand del locale ma solo la figura del proprietario.

Ma un bel giorno, dopo tanti anni di duro lavoro, ormai vecchio e stanco, in un momento di lucidità guardò al suo passato chiedendosi se tutto ciò che aveva fatto avesse un senso.

Di fatto negli anni di lavoro ha trascurato famiglia, amici, se stesso e tutto questo senza che si fosse nemmeno arricchito.

Dopo una vita di fatica e di stenti gli aspettava una pensione minima di 530€.

Inoltre si rese conto che i clienti non avrebbero frequentato il ristorante in sua assenza e nessuno tra i suoi figli e collaboratori sarebbe stato in grado di proseguire ciò che aveva costruito.

Il valore della sua azienda senza di lui era pressoché nullo.

Trascorse gli ultimi giorni della sua vita nel rimpianto di non aver reso indipendente la sua attività e di non aver trovato il modo di godersi la vita e garantirsi una rendita.

Dopo soli 2 anni di gestione di terzi, oggi il ristorante è chiuso.In città rimane solo il ricordo del buon proprietario, così cortese, gentile e devoto al suo locale.

Se mentre leggi ti è venuto in mente qualcuno, se senti che stia accadendo anche a te, sappi che tutto l’impegno e la passione che puoi mettere nel tuo lavoro potrebbero non essere sufficienti.

Per evitare di arrivare a tanto bisogna prendere le scelte giuste, a volte contrarie alle nostre esperienze o convinzioni.

 Proprio l’altro giorno durante una riunione abbiamo osservato alcuni dati del “Rapporto annuale 2017 sulla Ristorazione Italiana – FIPE” che voglio analizzare insieme a te e che ci aiutano a comprendere quale male affligge la ristorazione italiana.

Qui inizia la nostra analisi. Per iniziare riportiamo un estratto di quanto presente all’interno del “Rapporto annuale 2017 sulla Ristorazione Italiana – FIPE”

“[…] riguardo al primo gruppo di variabili (Fig. 33), l’elemento che risulta meno importante secondo gli imprenditori sarebbe l’innovazione tecnologica, come la presenza di wifi o la possibilità di prenotare online, tanto più che nessuno di loro ha investito nell’ultimo anno in innovazione.”

Nel secondo gruppo (Fig. 34) gli aspetti che assumono un’importanza nettamente maggiore sono la capacità di acquisire nuovi clienti e la capacità di fidelizzazione degli stessi, che tutti valutano mediamente importante e che per oltre il 90% degli imprenditori sono valutate molto o estremamente importanti.

Te ne sei reso conto?
Hai individuato la contraddizione?

Riassumendo: secondo i ristoratori intervistati, per il successo di un locale sono importanti l’acquisizione e la fidelizzazione del cliente. È invece poco importante la tecnologia.

Ora, caro ristoratore che stai leggendo, ti faccio una domanda: credi sia sufficiente prestare attenzione a servizio, pulizia, cucina e atmosfera per poter acquisire e fidelizzare i clienti nel 2019?

Davvero per acquisizione clienti tu intendi un volantino, la vela parcheggiata a bordo strada o la sponsorizzata di Facebook con scritto “Ti aspettiamo!”?

Davvero per tecnica di fidelizzazione intendi “limoncello e nocino” offerti dalla casa”?

Spero tu abbia superato questa fase e capito che per riempire il tuo locale azioni come queste sono più un danno che un beneficio.

Ora capisci l’incongruenza dei due sondaggi?

I ristoratori in pratica ammettono di volere la “botte piena e la moglie ubriaca”!

Spero tu sia un ristoratore diverso, spero abbia capito il valore e la funzione della tecnologia.

E’ proprio su questi principi che ho forgiato Pienissimo PRO – L’agenda digitale che riempie il tuo locale

No, il claim non è esagerato, è proprio così!

Sono sicuro di ciò che dico perché l’abbiamo testato con 14 ristoranti sparsi in tutta
Italia, di diverso genere tra loro, e ancor prima del lancio ufficiale 50 ristoratori hanno deciso di acquistarlo.

Ancora non sai cosa fa Pienissimo PRO?

Ti elenco rapidamente cosa potrai fare con la piattaforma:

    • gestire le prenotazioni, telefoniche ma anche online, da qualsiasi sito e social
    • assegnare le prenotazioni a sale e tavoli
    • richiedere giudizi ai tuoi clienti attraverso questionari personalizzati, permettendoti di migliorare ognuno dei singoli servizi da te offerti
    • invitare i clienti soddisfatti a recensire su TripAdvisor scalando così la classifica della tua città
    • premiare i clienti fedeli
    • riattivare i clienti dormienti
    • inviare comunicazioni e-mail e sms con inviti ad eventi, degustazioni, menù speciali o anche offerte, nel pieno rispetto del GDPR (nuova normativa europea sulla privacy)
    • analizzare statistiche su presenze e prestazioni dei servizi offerti

Quanto spendi per i volantini? E per la vela parcheggiata a bordo strada?

Quella sponsorizzazione Facebook è valsa la pena?

Davvero pensi che di tutta l’esperienza che vive il cliente nel tuo locale, lui si ricorderà del limoncello offerto a fine pasto ? Pensi che tornerà da te per questo?

Caro ristoratore, è il caso che faccia un passo verso l’innovazione.

La tua vecchia agenda cartacea non è adeguata al mondo che la circonda!

Non può usare i dati al suo interno, non è connessa a internet, non è connessa ai tuoi clienti!

Voglio farti capire ulteriormente il valore che hanno i tuoi contatti.

Seguimi in questo semplice calcolo.

In un anno ci sono 52 settimane. Mettiamo che tu sia aperto per 48 di queste.

48 settimane x 6 gg lavorativi = 288 giorni lavorativi l’anno.

Ipotizziamo che il tuo ristorante abbia circa 40 posti e il numero di prenotazioni medie giornaliere nella settimana siano 14 (voglio sperare che almeno nel weekend tu faccia doppio giro con almeno metà dei tuoi tavoli!).

288 gg lavorativi l’anno x 14 prenotazioni al giorno (media) = 4.032 prenotazioni all’anno.

Ragioniamo per difetto, in fondo c’è chi viene più volte durante l’anno, quindi ci sarebbero più prenotazioni dello stesso contatto (inteso come numero di telefono e mail).

Bene, diciamo quindi che sono solo 3.000 contatti.

In un anno…. Da quant’è che sei aperto?

Fingiamo che la tua attività abbia 3 anni, sarebbe falso dire che avresti potuto raccogliere circa 10.000 contatti?

Diecimila contatti!

Ora immagina di poter ricontattare facilmente tutti i 10.000 clienti e di poterli invitare ad un evento, una serata… quanto tempo pensi ci vorrebbe per riempire tutto il tuo ristorante?

Ora ti dico una cosa da ristoratore a ristoratore: da questo momento ogni prenotazione che prenderai sarà un contatto perso, sarà un’occasione persa, saranno soldi persi.

Ti è venuta voglia di Pienissimo PRO, dì la verità! Clicca qui e vai al sito dedicato!